martedì 1 gennaio 2013

GLI OSSERVATORI ASTRONOMICI

Poiché l'atmosfera assorbe gran parte delle radiazionielettromagnetiche e corpuscolari che ci giungono dal cielo, la necessità di osservare gli oggetti astronomici che emettono tali radiazioni ha portato a costruire nello spazio appositi osservatori astronomici orbitanti attorno alla Terra (vedi oltre). Anche sulla Terra, tuttavia, lo sviluppo delle tecnologie ottiche ha portato alla costruzione di osservatori con strumenti sempre più grandi e potenti, non solo per il visibile, ma anche per quelle porzioni dell'infrarosso e dell'ultravioletto a cui l'atmosfera è trasparente. Gli osservatori astronomici moderni con base sulla superficie della Terra sono equipaggiati con una grande varietà di strumenti, primi fra tutti i telescopi, alloggiati in edifici, un tempo a forma di cupole emisferiche, ma più recentemente anche a forma di scatola, dotati di un'apertura a fenditura dallo zenit al bordo inferiore e rotanti, per permettere l'osservazione in tutte le direzioni. Gli strumenti di piccole dimensioni e i cerchi meridiani sono collocati in edifici nei quali tutto il tetto può scorrere lateralmente. Strumenti accessori ai telescopi sono i rivelatori della radiazione raccolta dagli specchi principali (generalmente camere a CCD, solo in alcuni casi camere fotografiche), gli spettrografi, i dispositiviinterferometrici per combinare la radiazione proveniente da differenti telescopi, nonché i sistemi di elaborazione dei segnali, i sistemi di comando degli strumenti e di trasmissione a distanza dei dati ecc. Il continuo espandersi della ricerca astronomica ha dato origine alla specializzazione dei vari osservatori in più ristretti campi di ricerca; in alcuni osservatori si effettuano esclusivamente ricerche sul Sole; altri osservatori sono dedicati all'osservazione di stelle variabili, altri all'osservazione di stelle doppie, altri a ricerche radioastronomiche. (Per gli osservatori radioastronomici, vedi radioastronomia, vedi radiotelescopio.) Originariamente, gli osservatori erano eretti accanto o all'interno di università o di importanti centri di cultura, senza tener conto delle condizioni climatiche del luogo. Più modernamente, per ciò che riguarda il visibile (e in certa misura per l'infrarosso), gli a terra sono situati in zone in cui l'atmosfera è particolarmente tersa e priva di inquinamento. Località adatte a questo tipo di osservatorio sono le montagne di isole vulcaniche, poiché dagli oceani le correnti d'aria risalgono lentamente i fianchi dei vulcani senza rompersi in vortici turbolenti. Altrettanto adatte, per tutti gli scopi dell'astronomia a terra, sono però anche montagne di località desertiche e secche. Tra le più importanti località rispondenti ai due criteri, vi sono: a) le isole Hawaii, con gli osservatori del Mauna Kea; b) le Isole Canarie, con gli osservatori di La Palma, comprendenti anche il Telescopio Nazionale Galileo; c) il Monte Graham, in Arizona, comprendente il telescopio LBT, dell'Istituto Nazionale di Astrofisica, e il Vatican Advanced Technology Telescope, della Specola Vaticana; d) il sito di Kitt Peak, in Arizona, con importanti telescopi ottici e con una torre solare; e) il sito di La Silla, in Cile, che ospita tre importanti telescopi dell'ESO e diversi osservatori di paesi europei; f) il sito di Cerro Paranal, in Cile, con il complesso di telescopi del Very Large Telescope dell'ESO; g) la località di Siding Spring, in Australia, con osservatori australiani e britannici; h) il sito di Cerro Las Campanas, in Cile, che ospita i nuovi osservatori Hale di Monte Wilson e Monte Palomar; i) il sito di Cerro Pachon, in Cile, che ospita il grande telescopio Gemini Sud.

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