mercoledì 11 giugno 2014

LA COMPETIZIONE INTERSPECIFICA

Per competizione interspecifica s’intende la riduzione della fecondità, della sopravvivenza oppure dell’accrescimento d'una popolazione a causa della presenza d’altre specieinterferenti.
Rispetto a come si verifica la competizione intraspecifica le modalità sono le stesse, ma si tratta comunque di individui appartenenti a specie differenti e che, pertanto, presentano caratteristiche riproduttive e di sfruttamento delle risorse tra loro diverse. Ciò fa sì che le conseguenze della competizione intraspecifica siano differenti da quella provocate dalla quella interspecifica. In effetti, gli effetti provocati dalla competizione interspecifica possono influenzare le dinamiche delle popolazioni coinvolte dalla competizione il che, alla fine, può determinare conseguenze anche a livello evolutivo.
Nel libro di Georgyi Frantsevitch Gause del 1934 vennero illustrati alcuni classici esperimenti con due specie di protozoiParamecium aurelia e Paramecium caudatum.
Questi organismi unicellulari vennero posti in terreni di coltura costituiti da 5 cc di soluzione salina (soluzione salina di Osterhout) cui era stata aggiunta una quantità nota diBacillus pyocyaneus come fonte di nutrimento.
Ponendo in colture separate le due specie, e rinnovando periodicamente il terreno, si ottennero curve di accrescimento approssimativamente sigmoidali con il conseguimento d’uno stato stazionario. Ponendo le due specie insieme in uno stesso terreno di coltura si vide che mentre Paramecium aurelia manteneva ancora un accrescimento logistico, la popolazione di Paramecium caudatum, dopo un certo numero di giorni (circa 8), cominciò a diminuire fino a scomparire del tutto.
Da ciò si può dedurre che una delle due specie è riuscita a competere meglio per le risorse causando l’estinzione di quella concorrente.
Dall’esempio riportato e da altri che sono stati descritti, Gause formulò il principio d’esclusione competitiva (o principio di Gause). Tale principio afferma che se due specie coesistono in un medesimo ambiente ciò avviene in ragione del fatto che esse presentano nicchie ecologiche separate. Qualora, però, le due specie presentino nicchie sovrapposte, allora una delle due specie prenderà il sopravvento sull’altra fino ad eliminarla.
Tale principio, comunque, può risultare difficilmente applicativo in quanto in natura si possono trovare specie simili che coesistono. Spesso la coesistenza è garantita dalla presenza di nicchie ecologiche non completamente sovrapposte (le specie in questione possono presentare, infatti, differenze lievi a livello di dieta o di habitat). In conseguenza di ciò nasce il quesito su quanto due nicchie debbano essere separate affinché la coesistenza sia permessa.
Le prime risposte a tale quesito derivarono dall'applicazione del modello della competizione interspecifica di Lotka-Volterra, così chiamato dal nome dei due ideatori che lo svilupparono in parallelo.
La mutua esclusione è un tipo di relazione interspecifica che ha luogo tra due specie incompatibili tali che sia completamente impossibile per queste vivere insieme. All'apparire di una specie, l'altra è assente e viceversa, per cause attribuibili al comportamento competitivo di entrambe.
In natura questo fenomeno si verifica generalmente quando una delle due specie altera l'habitat in modo tale da rendere impossibile la vita all'altra, potendo in effetti quest'ultima vivere perfettamente nello stesso habitat in assenza dell'altra specie.
Successivi esperimenti di competizione evidenziarono discrepanze rispetto al modello precedentemente esposto.
Francisco Ayala (1970), ad esempio, rilevò che due specie di Drosophila (Drosophila pseudoobscura e Drosophila serrata) coesistono alla temperatura di 23 °C calcolando i valori dei coefficienti di competizione risultò che \alpha_{12} era uguale a 1,49 e \alpha_{12} aveva il valore di 3,86. Il loro prodotto era uguale a 3,86.
Avendo visto in precedenza che per avere le coesistenza deve risultare che \alpha_{12}\alpha_{21}<1, risulta chiaro che il valore ottenuto non è compatibile con il modello di Lotka-Volterra. Ciò indica come tale modello lineare non sia sufficiente per descrivere in maniera adeguata le dinamiche delle popolazioni in alcune situazioni.
I lavori di Thomas Park (19541962) permisero di dimostrare un delle ipotesi formulate da A.G. Tansley che negli studi condotti su due specie del genere Galium (Galium sylvestreGalium saxatile) aveva espresso l'idea che il risultato della competizione interspecifica potesse dipendere anche dalle condizioni ambientali.
Effettivamente Park dimostrò che i risultati della competizione di due specie di coleotteri tenebrionidi (Tribolium castaneum e Tribolium confusum) variano a seconda della temperatura e dell'umidità ambientali. In caso di condizioni fredde ed aride prevale Tribolium castaneum mentre in condizioni calde ed umide ha la prevalenza Tribolium confusum.
WIKIPEDIA


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