a parola deriva da borghi, cioè i quartieri sorti all'esterno delle mura che poi venivano inglobati con il successivo allargamento cittadino, poiché magari la borghesia a causa della non elevatissima disponibilità finanziaria non poteva permettersi di abitare nel centro città dove abitavano i nobili, ed era così costretta ad abitare più in periferia, in questo caso fuori dalle mura cioè nei quartieri chiamati appunto borghi. Il nome italiano deriva dall'appellativo nel linguaggio usato nella Francia settentrionale, in alcune zone della Germania e nelle Fiandre "burgenses" che divenne in francese "bourgeois" e in tedesco "bürger".
La borghesia emerse in luoghi e tempi diversi. Nell'Occidente europeo, e soprattutto in Italia, la nascita di tale classe fu particolarmente precoce, potendosi collegare allo sviluppo economico e sociale di età comunale (XII - XIII secolo), mentre in alcuni paesi dell'Europa orientale una borghesia propriamente detta iniziò svilupparsi solo nel corso del XIX secolo(e, in alcuni casi, in forma incompleta, come ad esempio nella Russia zarista). In linea generale si può affermare che il sorgere di tale classe è da considerarsi un fenomeno urbano, legato allo sviluppo dei villaggi e delle borgate medievali e alla propria trasformazione in città. Gli abitanti di tali centri proto-urbani iniziarono a godere di un maggiore benessere economico in relazione a coloro che vivevano nelle campagne circostanti. Tale benessere diede loro un potere e una influenza maggiori all'interno della società, avvicinandoli alla classe governante e al clero, consentendogli di assumere cariche pubbliche e amministrative, e allontanandoli dalle classi rurali. L'archetipo del primo borghese medievale fu, quasi certamente, il proprietario del mulino, che acquisì rapidamente un'influenza notevole sull'economia locale.
Nei secoli seguenti, il termine venne meglio applicato per definire i primi banchieri e le persone coinvolte nelle attività nascenti del commercio e della finanza.
In Inghilterra nel Seicento la borghesia già deteneva il potere economico, e grazie alle rivoluzioni del 1640 e del 1688 si affiancò alla nobiltà nella gestione politica del Paese. GliStati Uniti nacquero con i caratteri tipici borghesi, dato che erano assenti le tradizioni e gli agganci con il mondo feudale. In Italia e in Germania, invece, la borghesia raggiunse il potere solo con l'unità nazionale.[1]
In Francia invece la Rivoluzione Francese segnò una tappa fondamentale nella transizione tra il "mondo antico" e il nuovo rappresentato dall'accrescimento del prestigio e del ruolo sociale della borghesia. Il terzo Stato riuscì ad abolire privilegi e diritti di tipo feudale ed impostò un programma di riforme istituzionali e di cambiamenti nei rapporti sociali.Balzac nei suoi romanzi presentò un preciso e profondo quadro dei sentimenti del mondo borghese, essa si sviluppò enormemente nei momenti di rivoluzioni scientifica e industriale.
Nell'arte e nella letteratura il passaggio storico rappresentato dalla decadenza della nobiltà e dell'ascesa della borghesia fu immortalato efficacemente da Cervantes nel Don Chisciotte, da Molière con i suoi personaggi descriventi i borghesi gentiluomini e dai pittori fiamminghi, che raffigurarono i borghesi di Anversa e di Amsterdam.
WIKIPEDIA
Nessun commento:
Posta un commento