lunedì 4 febbraio 2013

L'ORBITA

In meccanica, un'orbita è una traiettoria: per esempio in astronomia può essere propria di un corpo celeste, di un satellite artificiale o di un veicolo spaziale nello spazio, e in genere è dovuta alcampo gravitazionale generato da un altro corpo celeste.

Classificazione [modifica]

In base all'energia posseduta dal corpo le orbite possono essere chiuse e periodiche oppure aperte e non periodiche.
In base all'inclinazione rispetto al piano equatoriale una orbita può essere:
  • Orbita equatoriale: se l'inclinazione è circa zero (ad esempio l'orbita geostazionaria).
  • Orbita polare: se l'inclinazione è quasi uguale a 90°. I satelliti in orbita polare hanno la caratteristica di poter vedere tutto il globo grazie al loro moto latitudinale lungo i meridiani.
  • Orbita eclittica: se l'inclinazione dell'orbita coincide con l'eclittica del pianeta
  • Orbita retrograda: se l'inclinazione è superiore a 90°.
In base all'utilizzo pratico nell'ambito dei satelliti artificiali, possono essere definite anche:
In base all'altitudine rispetto alla Terra:

Velocità orbitale in un'orbita circolare terrestre [modifica]

Lo studio del movimento ovvero delle orbite dei corpi astronomici, naturali ed artificiali, è compito dell'astrodinamica.
Consideriamo un corpo di massa m che si muove su un'orbita circolare ad una distanza r dal centro della Terra (ovvero ad una quota h = r - RT, dove RT è il raggio della Terra). Tale corpo è soggetto alla forza di gravità
F_g= G \,\frac {{M}{m}}{r^2},
essendo G = 6,672 × 10−11 N (m/kg)² la costante di gravitazione universale e M = 5,9 × 1024 kg la massa della Terra.
Il corpo su una traiettoria circolare di raggio r è soggetto alla forza centripeta pari a
F_c= m \frac {v^2}{r}
essendo v la velocità tangenziale.
Orbita velocità.jpg
Perché il corpo continui a percorrere l'orbita circolare, la forza di gravità deve uguagliare la forza centripeta, Fg = Fc:
G \,\frac {{M}{m}}{r^2}=m \frac {v^2}{r};
Semplificando m ed r e risolvendo rispetto a v si ottiene:
v= \sqrt \frac {{G}{M}}{r}.
La figura a fianco rappresenta il grafico della velocità tangenziale in funzione del raggio dell'orbita, per orbite intorno alla Terra.[1]
Tenendo conto che la velocità tangenziale è legata al periodo orbitale dalla relazione
v=2 \pi \frac {r}{T}
è possibile esprimere T in funzione di r, ottenendo
T^2=\frac {{4} {\pi^2}}{GM}\,r^3.
Questa non è altro che la terza legge di Keplero. La costante K che compare nella terza legge è quindi definita da
K =\frac {{4} {\pi^2}}{GM}
La terza legge di Keplero permette quindi di determinare l'altezza di un'orbita geostazionaria, cioè un'orbita equatoriale il cui periodo è pari al giorno siderale della Terra, Trot = 23 h 56 min 4,09 s = 86.164,09 s:
r_{geos} =\sqrt[3] {\frac {G M T_{rot}^2} {4 \pi^2}} = 42.168 \, km
che corrisponde ad un'altezza di 35.790 km sopra l'equatore.  WIKIPEDIA.IT

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