lunedì 18 febbraio 2013

LA NASCITA DEL SOLE


Il Sole, come tutte le altre stelle si è formato all’interno di una nebulosa diffusa, tipo la nebulosa di Orione, visibile ad occhio nudo nel cielo invernale, circa cinque miliardi di anni fa.
La nebulosa a sua volta si è frammentata in quelle che poi sarebbero state le singole stelle. Uno di questi frammenti, cioè una concentrazione di gas, idrogeno in particolar modo ed elio, si è via via addensato ed è cresciuto di massa.
La maggiore densità di materia che caratterizzava il protosole ha richiamato dell’altra materia per effetto dell’attrazione gravitazionale innescando un processo di aumento della massa e di conseguenza aumento del peso. La pressione della materia che cadeva su questa sfera di gas ha avuto l’effetto di scaldare ulteriormente il gas generando quello che in fisica si definisce equilibrio idrostatico: la gravità, dovuta alla massa, tende a schiacciare il gas e la pressione dovuta la riscaldamento tende ad espanderlo. Naturalmente la temperatura non era uniforme, ma maggiore nel nucleo.
Quando la quantità di materia caduta sul protosole è stata sufficiente perché la temperatura nel nucleo raggiungesse i milioni di gradi, si è innescato il processo di fusione nucleare ed il Sole, come stella compiuta ha iniziato la sua vita.
Era ed è necessario circa un decimo della massa solare affinché questo processo avvenga.
Prima dell’inizio della fusione nucleare il Sole già emetteva luce e quindi energia, solo che questa era dovuta solo alla compressione gravitazionale. Tale energia (o Vento Solare) è stata responsabile della formazione del Sistema Solare, nel senso che ha spazzato via tutta la materia che circondava i pianeti in formazione, lasciandoli soli e determinando la suddivisione di essi in pianeti rocciosi (Mercurio, Venere, Terra, Marte) e gassosi (Giove, Saturno, Urano, Nettuno).

Il processo di fusione nucleare o nucleosintesi è responsabile dell’energia che arriva a noi dal Sole o da qualsiasi altra stella.
Il nucleo del Sole è composto essenzialmente di nuclei di idrogeno, cioè protoni. Questi protoni si fondono assieme per dare nuclei di elio, per la precisione quattro protoni danno un nucleo di elio attraverso diverse reazioni chimiche. Il nucleo di elio formatosi ha un peso inferiore ai quattro singoli protoni. Questa differenza di massa si trasforma tutta in energia che uscirà lentamente dal nucleo per giungere a noi.
Il consumo dell’idrogeno per trasformarsi in elio è un processo molto lento tant’è che occorreranno altri cinque miliardi di anni circa prima che tutto l’idrogeno contenuto nel nucleo del Sole si esaurisca.
A quel punto il Sole intraprenderà il suo declino che comunque durerà ancora centinaia di milioni di anni e durante questo declino aumenterà il suo volume, travolgendo il Sistema Solare.
Il Sole diventerà una stella gigante colore rosso cupo per poi ridursi alle dimensioni della Terra e spegnersi lentamente. In questa fase il Sole sarà una stella “nana bianca”.planet.racine.ra.it

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