lunedì 4 febbraio 2013

LE ERE GLACIALI


Era glaciale indica un lungo periodo di tempo (milioni di anni) in cui i poli della Terra sono ricoperti da calotte di ghiacciopiù o meno estese (in cui quindi la temperatura media dei poli si mantiene sotto gli 0 °C).[1]
La storia climatica della Terra è stata suddivisa, considerando intervalli di milioni di anni, in Ere Glaciali ed Ere Interglaciali a seconda dell'esistenza o meno di ghiacci sulla superficie terrestre.
Le ere glaciali sono considerate nel loro complesso le stagioni fredde della storia climatica terrestre e sono suddivise inPeriodi glaciali cioè fasi di avanzamento e grande estensione dei ghiacciai (fasi chiamate glaciazioni), e in Periodi interglaciali cioè fasi di ritiro e limitata estensione dei ghiacciai (periodi con durata media di alcune decine o centinaia di migliaia di anni).
Le ere interglaciali sono periodi lunghi milioni di anni in cui non esistono ghiacci ai poli e separano due Ere glaciali successive.
In base a questa suddivisione del clima terrestre attualmente è in corso l'ultima era glaciale iniziata circa 3 milioni di anni fa e ci troviamo in un Periodo interglaciale, ossia in un periodo di generale arretramento dei ghiacci iniziato circa 10 000 anni fa.Sono esistite almeno cinque Ere glaciali nella storia della Terra ma solo quattro sono considerate le principali. L'Era glaciale più antica si crede abbia avuto luogo tra 2,7 e 2,3 miliardi di anni fa, all'inizio dell'eone Proterozoico.
  1. L'era glaciale più antica di cui si sia raccolta una buona quantità di documentazione, invece, è datata tra gli 800 e i 600 milioni di anni fa (periodo Cryogeniano). Probabilmente fu l'era glaciale più importante dell'ultimo miliardo di anni. Molti suggeriscono che in quel periodo le acque del mare si ghiacciarono fino all'equatore o in prossimità di esso, trasformando la terra quasi in una gigantesca palla di neve.[2]
  2. Una serie di glaciazioni minori si ebbero tra i 460 e i 430 milioni di anni fa, durante l'ultima parte del periodo Ordoviciano.
  3. Si è inoltre registrata una presenza di calotte polari ad intervalli, tra i 350 e i 260 milioni di anni fa, durante i periodi delCarbonifero e del Permiano.
  4. L'attuale Era Glaciale iniziò 40 milioni di anni fa con la crescita della calotta glaciale sull'Antartico, ma si intensificò nelPleistocene, circa 3 milioni di anni fa, con l'espansione della calotta glaciale nell'emisfero settentrionale. Da allora, vi sono stati dei periodi di glaciazione della durata di 40.000 e 100.000 anni, durante i quali le calotte si sono estese e ritirate ciclicamente. L'ultimo periodo glaciale, la glaciazione Würm, è terminato circa 10.000 anni fa. La tradizione suole però chiamare piccola glaciazione il clima freddo che caratterizzò l'Europa del XVII secolo.
La tabella sottostante schematizza le cinque maggiori Ere glaciali della storia della Terra.
NomeMilioni di anni faPeriodo geologicoEra geologica
Glaciazione del Quaternario30 - oggiNeogeneCenozoico
Karoo360 - 260Carbonifero e PermianoPaleozoico
Andeano-Sahariano450 - 420Ordoviciano e SilurianoPaleozoico
Cryogeniano800 - 635CryogenianoNeoproterozoico
Uroniano2100 - 2400Sideriano e RhyacianoPaleoproterozoico

Storia climatica più recente della Terra: l'attuale era glaciale [modifica]

Estensione delle glaciazioni nell'Europa centro settentrionale: in rosso la glaciazione Würm, in giallo la glaciazione Riss e in blu la glaciazione Mindel.
Quello che più interessa è l'ultima Era glaciale verificatasi nel Quaternario, con probabile inizio già nel Pliocene, cioè circa un milione di anni fa. Infatti l'effetto del glacialismo sulla conformazione dei paesaggi attuali è legato in particolar modo agli ultimi due milioni d'anni di storia della Terra. Per gli ultimi 600.000 anni del Quaternario, classicamente si distinguono quattro periodi glaciali, denominati dal più antico al più recente Günz,MindelRiss e Würm con tre interglaciali presenti tra i quattro glaciali. Recenti studi hanno in realtà messo in discussione questa suddivisione, contando fino a 6 e forse 8 periodi glaciali negli ultimi 800.000 anni.
L'alternarsi di periodi glaciali e interglaciali è dovuto a varie cause, i cui motivi e processi non sono del tutto noti; in particolare esistono alcuni "cicli millenari", come la precessione degli equinozi e le nutazioni dell'asse terrestre, la rotazione della linea degli apsidi, la rotazione della linea degli equinozi, la variazione di eccentricità dell'orbita terrestre, noti nel loro complesso come cicli di Milanković; a questi va aggiunta la traslazione del sistema solare all'interno della galassia, la traslazione della stessa galassia nello spazio, le variazioni della quantità di radiazione solare che colpisce le differenti parti della terra nei diversi tempi dell'anno e nei vari periodi geologici. Altre possibili cause sono attività vulcaniche eccezionali, l'intensità delle macchie solari, le variazioni nella composizione dell'atmosfera (gas serra),[3] lo spostamento delle placche tettoniche e l'impatto con meteoriti.
La presenza di numerosi ghiacciai e lo spesso manto di ghiaccio della Groenlandia e dell'Antartide stanno ad indicare che la Terra sta ancora attraversando un'era glaciale ed i cicli orbitali ci dicono che andiamo verso una nuova glaciazione. Nel passato i cicli di forte glaciazione da 100.000 anni furono intervallati da un periodo interglaciale di 9-12.000 anni. L'attuale periodo interglaciale ha circa 10.700 anni. Andiamo quindi incontro ad una ripresa della glaciazione. Tuttavia, nessuna tendenza di breve periodo o di scala decennale o persino centennale riesce a rivelare con una certa affidabilità se stia per cominciare o meno una glaciazione.
Ci sono stati almeno tre periodi ciclici di riscaldamento e raffreddamento all'interno dell'attuale periodo interglaciale. L'ottimo climatico ha raggiunto il suo picco 7.000 anni fa, quando la temperatura media dell'aria, dedotta dal volume di ghiaccio, era di 1,11 °C più alta del presente. È proprio quel periodo che lo studioso indiano B.G. Tilak indica come la data più recente possibile per la composizione dei Veda, quando l'Equinozio di Primavera era in Orione. La sua ipotesi dell'origine polare dei popoli Indo-europei (bianchi), tuttavia, non esclude la datazione ad un più antico ciclo di precessione. I due lunghi cicli di riscaldamento che si sono verificati da 4.000 a 8.000 anni prima dell'attuale possono avere poco a che fare con l'effetto serra che si sostiene causato dalla produzione industriale di biossido di carbonio. Una piccola era glaciale cominciò circa 650 anni fa e durò fino al diciannovesimo secolo. Da allora la Terra si è riscaldata lentamente, ma la temperatura media non si è mai avvicinata all'ottimo di 7.000 e 4.500 anni fa. Le ragioni di questi trend climatici più brevi non sono tutte ancora pienamente comprese. Tra i tanti fattori che occorre prendere più attentamente in considerazione ci sono la posizione della Terra nella Galassia, i mutamenti nelle emissioni solari, le variazioni cicliche più piccole nell'orbita terrestre e le correnti oceaniche.

Motivi delle successioni di ere glaciali ed ere interglaciali [modifica]

Exquisite-kfind.pngPer approfondire, vedi le voci Glaciazione e Teoria astronomica delle glaciazioni.
Le cause che portano il clima terrestre a entrare e uscire ciclicamente da un'Era glaciale, come pure le fluttuazioni delle glaciazioni che le riguardano, sono ancora controverse. Vi è tuttavia un consenso generale nell'indicare che una serie di fattori sono determinanti per il verificarsi di un'era glaciale: la variazione della composizione dell'atmosfera (in particolare la quantità di biossido di carbonio (CO2) e metano (CH4)); i movimenti delle placche tettoniche, che determinano la posizione dei continenti sulla superficie terrestre; la variazione dell'orbita del Sole all'interno della Via Lattea e altre cause cosmiche.

Variazioni nella composizione dell'atmosfera terrestre [modifica]

Il primo di questi tre fattori è probabilmente il più influente, e giocò un ruolo fondamentale soprattutto nella prima Era glaciale, la più rigida di tutte.
C'è una correlazione tra la diminuzione di gas a effetto serra e l'inizio delle Ere glaciali ma è difficile stabilire le cause precise di queste variazioni. Le variazioni della composizione atmosferica possono essere legate anche alla posizione dei continenti, ma sicuramente anche al vulcanismo o all'impatto meteoritico sulla superficie terrestre.
Nel recente periodo la presenza dell'uomo potrebbe aver aggiunto un contributo ad un fenomeno che fino a prima era stato legato solamente ad eventi naturali. Alcuni autori ritengono che anche la già pur limitata attività degli uomini preistorici abbia influito sulla tempistica dell'ultima glaciazione.[4] Molti scienziati ritengono invece che l'attività dell'uomo non abbia influito e non influisca sul clima[5].

La posizione dei continenti [modifica]

Le variazioni nella posizione dei continenti, conseguenza dei movimenti delle placche tettoniche della crosta terrestre, può avere un'influenza profonda sul flusso delle correnti oceaniche più calde che tendono a fluire dall'equatore verso i poli.
Sono state evidenziate alcune possibili configurazioni che possono avere un'influenza decisiva nell'innescare un'Era glaciale:
  • la presenza di un super continente all'altezza dell'equatore, come fu il caso di Rodinia durante il Cryogeniano. Tale configurazione portò ad un blocco della circolazione della corrente calda, causando di conseguenza un raffreddamento accentuato delle aree settentrionali.
  • La presenza di terre emerse all'interno del circolo polare artico o antartico, che forniscono uno spazio sul quale la neve e il ghiaccio si possono accumulare durante i periodi freddi. La bianca coltre di ghiaccio provoca successivamente un aumento dell'albedo terrestre, cioè riflette maggiormente nello spazio la radiazione solare, contribuendo così ad un ulteriore raffreddamento della temperatura. WIKIPEDIA.IT

Nessun commento:

Posta un commento