Per celebrare la loro vittoria, i rodiesi decisero di costruire una gigantescastatua in onore di Helios, il loro dio protettore. La costruzione fu affidata aCaletus che aveva già costruito statue di ragguardevoli dimensioni. Il suo maestro Lisippo aveva costruito una statua di Zeus nella antica agorà diTaranto ritenuta per la sua altezza pari a 40 cubiti (18 metri).La statua era alta circa 32 metri. Secondo l'opinione di alcuni storici, la struttura era costituita da colonne di pietra con delle putrelle di ferro inserite al suo interno, a cui venivano agganciate le piastre di bronzo del rivestimento esterno. Per costruirla fu usata come impalcatura la torre di assedio abbandonata sul posto da Demetrio.
La costruzione terminò nel 293 a.C., dopo 12 anni. La statua restò in piedi per 56 anni, fino a che Rodi fu colpita da un terremoto nel 226 a.C., che fece crollare la statua nel mare. Politemo si offrì di ricostruirla, ma i rodiesi rifiutarono temendo l'ira del dio Helios a seguito della ricostruzione (che veniva interpretata come un'offesa nei riguardi del dio). La statua pertanto rimase sdraiata sul fondo per 800 anni ed anche così era talmente impressionante che molti andavano comunque a Rodi per ammirarla.
Tuttavia, nel 672, quando Rodi fu conquistata dagli arabi, questi ultimi portarono via la statua tagliandola in un numero imprecisato di blocchi, di cui si persero ben presto le tracce.
Secondo alcune ricostruzioni tradizionali, il Colosso di Rodi doveva raffigurare il dio Helios con le gambe divaricate ed i piedi poggiati alle estremità del porto di Mandraki (dove ora sono presenti le due colonne su cui poggiano dei cervi in bronzo) ed essere alto al punto da permettere il transito delle navi all'interno del porto; infatti si dice che fungesse anche da faro. Questa immagine tradizionale rispecchia una teoria ormai superata, dato che per garantire il passaggio delle navi le dimensioni della statua (32 metri di altezza) sarebbero state chiaramente insufficienti.Nel corso degli anni sono state avanzate numerose ipotesi di ricostruzione della Meraviglia, sebbene nessun progetto sia mai stato avviato.
Nel 2000 l'allora sindaco di Rodi George Iannopoulos annunciò un bando pubblico per una ricostruzione che avrebbe impiegate le stesse tecniche dell'originale, con un costo stimato in circa 10 000 dracme di allora, e con la speranza di ultimarlo in tempo per l'inaugurazione delle Olimpiadi di Atene del 2004[1].
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