L'impero romano d'occidente cadde nel 476.
I popoli barbari che premevano ai confini dell'impero provenivano soprattutto dall'Europa orientale e dall'Asia centrale: erano Franchi, Visigoti, Ostrogoti, Longobardi, Burgundi, Germani, Vandali e Unni.
Questi ultimi erano comandati da Attila, chiamato il flagello di Dio.
Nel 452 Attila invase la Russia meridionale, il bacino del Danubio e la Gallia, ma non giunse mai fino a Roma: secondo la leggenda fu fermato dal papa Leone Magno, armato solamente di una croce.
Gli Unni appiccavano il fuoco alle città che conquistavano, perciò si diceva "dove passa Attila non cresce più l'erba".
I guerrieri barbari, conducevano vita nomade.
I Vichinghi attaccavano lungo il corso dei fiumi e anche in mare aperto.
Dal VI secolo si insediarono nella parte occidentale della regione scandinava (odierna Norvegia). Abilissimi nel navigare, cotruirono navi da battaglia leggere e veloci, le drakkar, e navi mercantili d'altura, le knorr, più pesanti e robuste.
I Germani furono le prime popolazioni indoeuropee che si stabilirono nell'odierna Germania verso il III millennio a.C.
Il termine Germani significa uomini che innalzano il grido di guerra.
Erano un popolo nomade e bellicoso, la cui attività principale era la caccia, ma si dedicavano anche alla pastorizia e all'agricoltura.
Le abitazioni erano capanne in paglia con il tetto a cupola, facili da costruire, perchè gli spostamenti erano frequenti.
I Greci e i Romani chiamarono Barbari tutti i popoli oltre confine.
lascatoladeisegreti.it
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