mercoledì 8 maggio 2013

I TITANI NELLA MITOLOGIA GRECA


I Titani nella mitologia greca erano  i 6 figli maschi di Urano e di Gaia (Oceano, Ceo, Crio,IperioneGiapetoCrono), della generazione più antica degli dei. Dal più giovane dei Titani, Crono, derivò la generazione degli Olimpi. In Esiodo i Titani sono protagonisti della cosiddetta Titanomachia , che narra la lotta di Zeus e degli altri dei dell’Olimpo contro i Titani per la conquista del trono celeste. La lotta si conclude con la sconfitta dei Titani, fatti precipitare nel Tartaro.
Con il termine si intende un atteggiamento di ribellione, contro tutte le forze superiori (divinità, destino, natura, potere dispotico ecc.) che dominano l’uomo e ne opprimono gli slanci vitali e la libertà stessa. Rappresenta una tendenza fondamentale dell’anima e della poesia romantiche. Essenzialmente pessimistico, il Romanticismo concepisce l’uomo come perennemente in lotta contro forze prevaricanti: contro i potenti, i ‘tiranni’ (V. Alfieri, F. Schiller); contro la società, con le sue leggi e le sue convenzioni morali (G. Byron); contro la natura stessa dell’uomo, che vincola i suoi slanci vitali (G. Leopardi). A queste forze potenti e avverse i più soccombono senza lottare, gli uomini di eccezione (nel clima preromantico dello Sturm und Drang nasce il concetto e la parola di superuomo) si ribellano, pur consapevoli di essere destinati alla sconfitta. Da ciò la fortuna di alcuni miti poetici (Prometeo, Satana) che percorrono il ciclo romantico presso tutte le letterature.
treccani.it

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