domenica 14 aprile 2013

AB URBE CONDITA

L'espressione Ab Urbe còndita (AUC oppure a. U. c.; letteralmente, "dalla fondazione della Città") fa riferimento a un sistema di calcolo degli anni che prese piede tra i Romani (in ambienti dotti ma non nell'uso popolare) a partire dalla fine del periodo repubblicano: gli anni venivano computati a partire dal 753 a.C., la presunta data che l'erudito Marco Terenzio Varrone aveva stabilito ai tempi di Giulio Cesare per la fondazione di Roma, l'Urbe, "la città" per eccellenza. La cosiddetta "data varroniana" era stata ricavata fissando al 509 a.C. il primo anno dellaRepubblica e attribuendo 35 anni di regno a ciascuno dei sette re di Roma.[1] Precedentemente, il metodo in uso tra i Romani per ordinare gli eventi della storia era quello adottato agli inizi dell'età repubblicana: si indicavano gli anni a partire dai nomi dei due consoli in carica (detti perciò eponimi).Almeno due sono le principali riforme del calendario adottate dai Romani: una prima riforma viene attribuita al re Numa Pompilio (calendario romano); una seconda fu stabilita, in epoca storica, da Gaio Giulio Cesare, nella sua qualità di Pontifex maximus. Dal nomen di Cesare, tale calendario è detto giuliano.La celebrazione dell'anniversario dell'Urbe come elemento della propaganda imperiale finì per attribuire alla questione dell'anno della fondazione un'importanza fondamentale.
A partire dall'imperatore Claudio il metodo di calcolo dell'età della Città, proposto da Marco Terenzio Varrone prevalse su tutti gli altri. Claudio fu il primo a far celebrare l'anniversario di Roma nel 47, ottocento anni dopo la presunta data della fondazione. Nel 147-148 Antonino Pio diede corso a una simile celebrazione e nel 248 Filippo l'Arabo celebrò il primo millennio di Roma, assieme ai Ludi Saeculares (celebrati ogni cento anni), in quanto Roma compiva dieci secoli. Sono pervenute monete che celebrano l'evento. Su una moneta del pretendente al trono Pacaziano, appare esplicitamente "1001", da dove si evince come i cittadini dell'Impero romano avevano compreso di essere all'inizio di una nuova era, di un "Saeculum Novum". Quando l'Impero romano divenne cristiano, nei secoli successivi, questa immagine millenaria venne utilizzata in un senso piùmetafisico.La data tradizionale per la fondazione di Roma (21 aprile 753 a.C., il Natale di Roma) fu definita da Varrone. In effetti, i romani datavano gli eventi della città dall'inizio del regno del re in carica e poi, durante il periodo repubblicano, dal nome dei consoli, che duravano in carica solo un anno.
Varrone doveva avere a disposizione una lista di consoli contenente qualche errore e chiamò l'anno in cui si insediarono i primi consoli (Bruto e Collatino) "245 ab Urbe condita" (CCXLV a.U.c.), accettando l'intervallo di 244 anni indicato da Dionigi di Alicarnasso per il totale degli anni in cui Roma fu governata dai leggendari sette re. La correttezza del calcolo di Varrone non è mai stata provata in modo scientifico (e d'altra parte probabilmente Roma non ha una "vera" data di nascita) ma viene ancora universalmente usata.
WIKIPEDIA

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