lunedì 31 dicembre 2012

CRETA


Creta (Κρήτη, Kriti in greco modernoKrētē in greco anticoCandia in veneziano) è un'isola e una periferia della Grecia, nel mar Egeo.
È la più grande isola greca e la quinta (8 261 km²) per grandezza tra quelle del Mediterraneo, dopo SiciliaSardegnaCipro e Corsica.

Creta è la quinta isola del mar Mediterraneo per superficie ed è situata a sud della terraferma greca, raggiungendo in certi punti le latitudini più basse sia della propria nazione che dell'intera Europa: Capo Tripiti sull'Isola di Gavdos è il punto più meridionale. Il nome di quest'isola proviene della presenza di una grandissima quantità di creta (materiale con cui gli abitanti costruivano utensili e vasi). Ha una forma stretta e lunga e separa il mar Egeo, o Icario (dal mito diDedalo e Icaro), dal mar libico. Il suo terreno è in massima parte montuoso e le pianure costituiscono una percentuale modesta del suo territorio. Fra queste la più importante è la piana di Messarà, posta nella zona centro-meridionale.
Tra i massicci montuosi i più importanti sono:
  • I Sipanieli (i monti bianchi) che raggiungono un'altitudine di 2454 metri
  • Il massiccio del monte Ida che culmina a 2456 metri
  • Dikti Oros la cui cima più elevata raggiunge i 2146 metri.
Le coste sono in genere molto frastagliate ma esistono profonde differenze tra la costa settentrionale e quella meridionale.
La prima è più densamente popolata a causa delle catene costiere che scendono più dolcemente verso il mare.
La seconda invece è per lo più ripida e scoscesa ed ha un clima molto più secco ed è stata sempre poco popolata.

Isole minori [modifica]

Cnosso
Numerose sono le isole e gli isolotti che si trovano a breve distanza da ambedue le coste. Alla costa settentrionale appartiene l'isola di Dia (municipalità diGouves). Alla costa meridionale appartengono le isole di Mikronissi, Chrysi, Ghàvdos.
La prima civiltà mediterranea[senza fonte] risale all'età del bronzo 3000 a.C., e venne definita "minoica", termine derivato da Minosse e coniato dall'archeologo britannico Arthur Evans, che riportò alla luce la città di Cnosso a Creta.
La vantaggiosa posizione geografica dell'isola favorì il sorgere di un fiorente impero marittimo che dal Mare Egeo controllava una rete commerciale che raggiungeva l'Egitto, la Siria, le regioni a nord del mar Nero e l'Occidente.
La civiltà cretese presenta una scrittura geroglifica cuneiforme denominata "lineare A", che, a differenza della scrittura "lineare Bmicenea, non è stata ancora decifrata; una testimonianza di questa scrittura è la tavoletta di Festo. Il centro economico e politico di Creta erano i palazzi. Possiamo benissimo capire che la popolazione non era disposta alla guerra, poiché le città non erano protette da mura. Gli affreschi ritrovati nei palazzi (come nel caso di Cnosso) ci mostrano scene di cerimonie religiose, processioni, gare tra atleti (la più famosa era quella del salto del toro) dove anche le donne potevano parteciparvi come anche in veste di sacerdotesse e nelle processioni; ed elementi naturalistici. Si pensava che inizialmente si fosse sviluppato un culto della vegetazione. Molti sono infatti i santuari naturali come le grotte, fonti e monti; poiché in origine le cerimonie religiose si svolgevano all'aperto, a contatto con la natura. Solo in seguito alcuni locali vennero dedicati al culto anche all'interno dei palazzi. Sulle loro divinità si sa poco: l'unica figura ritrovata è femminile e sotto forma di tante piccole statuette. In lei gli studiosi riconoscono la grande dea madre che incarna la fertilità; accompagnata spesso da serpenti, leoni e uccelli.

La decadenza [modifica]

Thera, oggi Santorini, attorno al 1600 a.C. esplose un vulcano. Seguì una catena di terremoti di cui risentì anche Creta, da quel momento in poi iniziò la sua decadenza, di cui non sono trovate le ragioni. Nel 1400 a.C. circa Creta non seppe resistere all'invasione dei Micenei, un popolo bellicoso della città di Micene, posta nel Peloponneso: il grande palazzo di Cnosso venne nuovamente distrutto e non fu più ricostruito.
Il declino progredì e si accelerò nell'XI secolo a.C. quando i Dori occuparono interamente l'isola di Creta. Da allora Creta non si distinse più dalle altre città della Grecia; quando altrove fiorivano le poleis, a Creta vigevano ordinamenti arcaici (leggi di Gortina) e Creta fu importante solo come emporio di mercenari. La costituzione di Gortina, a carattere aristocratico come quella spartana di cui quella cretese fu forse il modello, prevedeva un governo collegiale di dieci cosmi, magistrati appartenenti alla nobiltà corrispondenti ai cinque efori spartani i quali governavano la città con l'assistenza della gerusia, un consiglio di anziani scelti fra gli ex cosmi. Col dissolvimento dell'impero macedone di Alessandro Magno (IV secolo a.C.) i Cretesi riuscirono a conservare una certa indipendenza e l'economia si volse alla pratica della pirateria.

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